Gli eretici alle Fontanelle

Con il documento del mese di gennaio 2016 proseguiamo nel lavoro di ricerca e documentazione sulla provenienza delle ossa che si trovano nel cimitero delle Fontanelle.“ Chi morì fuori la comunione dei fedeli per essere interdetto o eretico o empiamente vivuto e mancato ai vivi, giacque dapprima insepolto o sotterrato nei campi profanamente;… Ancora dopo alcun tempo questi corpi di malvagi ebbero sepoltura oltre il Borgo della Sanità alle Fontanelle” [1].

Nelle ricerche sulla presenza delle bare dei Carafa di Maddaloni nel cimitero delle Fontanelle ho raccolto la notizia, che esse si trovano lì perché eretici.“Secondo alcuni si tratterebbe dei corpi di due eretici. Se quest’ipotesi fosse verificata, le Fontanelle erano anche il luogo di sepoltura di coloro che per i più diversi motivi non potevano essere sepolti in chiesa [2].

Pur essendo la fonte orale di assoluto rilievo e attendibilità, ho raccolto con prudenza la notizia che infatti si è rivelata sbagliata per quanto riguarda i Carafa. Le due bare provengono dall’ipogeo della Chiesa dei Sette Dolori a Montecalvario e sono trasportate alle Fontanelle dopo il Concilio Vaticano II. La notizia trova conferma nel Celano per quanto riguarda la presenza degli eretici alle Fontanelle.

Come e quanto questo problema della sepoltura degli eretici e degli empi, condannati da Dante all’Inferno, fosse sentito in passato ce lo testimonia anche l’affresco che si trova nel monastero napoletano delle 33. Qui le ossa dei fedeli sono ordinatamente disposte sotto la croce mentre le altre sono tra i denti dei cani.  “ E di cani e di augelli orrido pasto lor salme abbandonò” aveva scritto Omero cantando la guerra di Troia.

Solo nell’Ottocento questa tragica consuetudine verrà superata dalla pietà laica e religiosa.

[1] Carlo Celano, Notizie del bello dell’antico e del curioso della città di Napoli, a cura di Giovanni Battista Chiarini, Edizioni dell’Anticaglia, volume V Tom II p.474. [2] Rocco Civitelli, Il cimitero delle Fontanelle, Dante & Descartes, 2012, p.32